sabato 12 ottobre 2013

L'abito non fa davvero il monaco

Venerdì scorso due bikers sono venuti in ufficio per parlare con me (previo appuntamento). Certo non mi aspettavo due clienti del genere con giacche di pelle, barba incolta e tatuaggi. Dopotutto non avevano preavvisato il loro aspetto con coloro i quali avevano fissato l'appuntamento per me. Solo dopo qualche minuto di segreto smarrimento ho capito chi fossero: un nostro vecchio cliente ci aveva segnalato al suo assicuratore (il biker con più tatuaggi) il quale a sua volta aveva girato la segnalazione ad un suo cliente (il biker con lo sguardo più deciso) che aveva bisogno di una certificazione ISO 9001. Così due biker erano seduti nel mio ufficio, di cui uno solo sarebbe diventato il mio cliente (quello con lo sguardo deciso) mentre l'altro era venuto solo per accompagnarlo (quello con i tatuaggi) anche se poi mi ha venduto una fideiussione.

Nella mia carriera ho avuto pochi clienti come il biker dallo sguardo deciso. Una persona che, diversamente da qualsiasi impressione a prima vista, ho trovato squisita nei modi, nelle parole e nelle azioni. Uno sguardo deciso si abbina in lui a una determinazione che investe la sua intera persona. Senza convenevoli né cerimonie abbiamo chiuso un accordo con una stretta di mano, gli impegni tra le parti procedono spediti secondo criteri di pragmatica e rispetto reciproco che raramente ho riscontrato in imprenditori compiti ed eleganti.

Per non parlare del secondo biker, quello con tanti tatuaggi che è un assicuratore: da pochi fornitori ho ricevuto tante attenzioni e tanta professionalità.

Sono tornato con la memoria ai primi tempi del mio lavoro come consulente, quando credevo che un certo aspetto fosse importante per fare una buona impressione sui clienti. Allora avevo riempito il mio guardaroba di completi scuri tagliati su misura. Già dopo poco tempo, le prime delusioni fornite da clienti eleganti quanto me avevano fatto vacillare la mia ingenua convinzione che l'abito facesse il monaco. Smessi i completi scuri, iniziai a vestirmi casual e smisi di giudicare gli altri dal loro aspetto.

Ma evidentemente qualche pregiudizio era sopravvissuto in me, se solo la scorsa settimana sono rimasto così stupito dalla squisitezza di due bikers. Forse proprio grazie a loro ho smesso davvero di giudicare a priori ed ho iniziato ad ascoltare e comprendere gli altri.

E quindi in parte anche me stesso.

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